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“chi più ha avuto da Dio più deve dare e ciò non si riferisce solo al denaro, ma all’intelletto, all’obbligo derivante dalle tradizioni, ai particolari talenti, al punto di sviluppo in cui ci si trova nella parabola, lunga o corta, alta o bassa, di un Popolo.”
(dalle “Memorie” di Enrico Gonella-Pacchiotti)

Il Gen. di Div. (t.o.) Enrico Gonella-Pacchiotti (1920-2003) proviene da famiglie piemontesi di antiche tradizioni militari. Seguì da adolescente suo padre in Africa Settentrionale dove gli nacquero due passioni: la Cavalleria e l’Africa. Trasferitosi in Africa orientale nel 1939 è destinato quale giovane Sottotenente al VI Gruppo “Lancieri degli Arussi”. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale assume il comando di una Banda Dubat e nel luglio del 1941 durante un’azione viene ferito gravemente ad un braccio: decorato di medaglia d’Argento al Valor Militare “sul campo”.

La motivazione recita: “Comandante di reparto dubat si lanciava contro un centro di resistenza nemico catturando di persona un fucile mitragliatore. Successivamente  individuato altro centro pure munito di armi automatiche ripeteva il gesto eroico e restava gravemente ferito ad un braccio. Raro esempio di valore e di eroico ardire. Zona di Gore 3 luglio 1941”.

Rimpatriato quale grande invalido nel 1944 riesce ad ottenere di tornare al fronte nella Guerra di Liberazione. Nei pressi di Lojano la sua jeep viene fatta oggetto di fuoco dall’artiglieria germanica. Un’ulteriore ferita al braccio leso.

Finita la guerra passa in Servizio Permanente Effettivo per meriti di guerra e passa dai Reggimenti di Cavalleria “Novara”, “Nizza” e “Genova” dove comanderà il Secondo Squadrone.

Dopo un Corso di specializzazione in USA nel 1955 viene promosso Maggiore quindi riceve l’incarico di aiutante di Campo del CINCSOUTH che manterrà per due anni. Passa alla FTASE a Verona dove si occuperà a fondo di problemi di sorveglianza del campo di battaglia e di cooperazione aereo-terrestre. Otterrà poi l’incarico di capo ufficio militare delle celebrazioni dell’Unità d’Italia nel 1961.

Dopo qualche tempo  sopravvengono complicazioni delle ferite di guerra che lo costringono al ritiro nel ruolo d’onore.
Lavorerà fino all’età della pensione per una grande industria italiana. Definitivamente a riposo si occuperà di pensionati, e, come Consigliere di Amministrazione di una USL, di anziani e disabili. Sarà eletto presidente della sezione di Rapallo dell’ANAC (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria).

Bengasi 1935
Cagliari 1938